Il licenziamento per giusta causa è uno dei temi più delicati e complessi nel campo del diritto del lavoro. Quando un lavoratore viene licenziato per giusta causa, significa che il datore di lavoro ha riscontrato la sussistenza di motivazioni talmente gravi da non consentire la prosecuzione, nemmeno temporanea, del rapporto di lavoro.
Cos’è il Licenziamento per Giusta Causa?
Il licenziamento per giusta causa, definito dall’articolo 2119 del Codice Civile, si verifica quando un dipendente commette un’infrazione talmente grave da non permettere la continuazione del rapporto lavorativo. Alcuni esempi di giusta causa possono includere:
- Furto o frode all’interno dell’azienda.
- Condotta violenta o intimidatoria nei confronti di colleghi o superiori.
- Gravi violazioni disciplinari come l’abuso di alcol o droghe sul posto di lavoro.
- Assenteismo ingiustificato o abbandono del posto di lavoro senza motivo.
Nel licenziamento per giusta causa non prevede preavviso, e il lavoratore viene immediatamente allontanato dal proprio impiego.
Differenze tra Licenziamento per Giusta Causa e per Giustificato Motivo
È utile distinguere tra licenziamento per giusta causa e licenziamento per giustificato motivo. Quest’ultimo può essere soggettivo o oggettivo:
- Giustificato motivo soggettivo: Riguarda un’inadempienza del lavoratore meno grave della giusta causa, ma comunque tale da non consentire la prosecuzione del rapporto lavorativo.
- Giustificato motivo oggettivo: Riguarda motivi economici o organizzativi aziendali che rendono necessario il licenziamento.
A differenza del licenziamento per giusta causa, quello per giustificato motivo prevede un periodo di preavviso o un’indennità sostitutiva.
Diritti del Lavoratore Licenziato per Giusta Causa
Anche se il licenziamento per giusta causa può sembrare una condanna definitiva, i lavoratori hanno diritti che possono far valere:
- Impugnazione del licenziamento: Il lavoratore può contestare il licenziamento se ritiene che non sussistano i motivi addotti dal datore di lavoro. Questo deve essere fatto entro 60 giorni dalla comunicazione del licenziamento.
- Assistenza legale: È consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto del lavoro per valutare la possibilità di un ricorso.
La NASpI: Cos’è e Come Funziona
La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è una prestazione economica mensile erogata dall’INPS a favore dei lavoratori che hanno perso involontariamente il proprio lavoro. È fondamentale sapere che la NASpI spetta anche ai lavoratori licenziati per giusta causa, a condizione che soddisfino determinati requisiti contributivi e lavorativi.
Requisiti per la NASpI
Per poter accedere alla NASpI, il lavoratore deve:
- Essere disoccupato involontariamente: Il licenziamento per giusta causa rientra in questa categoria, poiché la perdita del lavoro non è stata volontaria.
- Aver versato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
- Aver lavorato almeno 30 giorni effettivi nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione.
Durata e Importo della NASpI
La durata della NASpI dipende dalla storia contributiva del lavoratore, con un massimo di 24 mesi (104 settimane). L’importo della NASpI viene calcolato sulla base della retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni, con un massimale stabilito annualmente dall’INPS.
Procedura per Richiedere la NASpI
Per richiedere la NASpI, il lavoratore deve presentare domanda all’INPS entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. La domanda può essere presentata online attraverso il sito web dell’INPS, tramite Patronato o contact center. È importante avere a disposizione tutta la documentazione necessaria, come il contratto di lavoro, le buste paga e il provvedimento di licenziamento.
Conclusioni
Il licenziamento per giusta causa è una misura estrema che il datore di lavoro può adottare solo in presenza di gravi inadempienze da parte del lavoratore. Tuttavia, anche in questi casi, il lavoratore ha il diritto di richiedere la NASpI, garantendosi così un sostegno economico durante la ricerca di una nuova occupazione.
È essenziale conoscere i propri diritti e le procedure da seguire per ottenere la NASpI e, se necessario, impugnare il licenziamento. Per qualsiasi dubbio o per assistenza legale, lo Studio Legale Cadelano è a disposizione per offrire consulenza e supporto qualificato.